Piano Editoriale Social

Il web ci ha insegnato il potere dell’“effetto di rete”: quando connettete le persone e le idee, esse crescono.

Chris Anderson
IL PIANO EDITORIALE SUI SOCIAL

Svolgere il compitino, non basta più.

I social si sono evoluti verso una strategia commerciale orientata in modo molto forte verso l’advertising.
Questo ha portato già da tempo, un abbassamento della visibilità organica. Meno del 5% di chi segue la pagina riceve nella propria bacheca i post da noi pubblicati. Meno del 5% di chi segue la pagina riceve nella propria bacheca i post da noi pubblicati.
Serve una strategia che porti l’utente a cercare i contenuti attivamente.

La strategia di presenza sui social richiede un impegno costante che non può essere improvvisato: deve essere pianificata con un piano editoriale condiviso.

Oggi il concetto di piano editoriale è l’ossatura della strategia basata sulla produzione di contenuti interessanti per attirare i propri clienti.

sono il comune Denominatore del vostro pubblico di riferimento

Buyer Personas

Definire le buyer persona è uno degli elementi principali da determinare prima di iniziare un piano editoriale. Questo ha una estrema correlazione con la Brand Identity ed il “Riflesso” del Prima di Kapferer. Queste sono le domande più comuni da porsi nell’individuazione di una buyer persona.
– Qual è la piattaforma più probabilmente utilizza?
– Dove vivono? Quanti anni hanno?
– Che posizione hanno e quanta esperienza hanno?

– Quali sono i punti dolenti che i vostri prodotti o servizi possono risolvere?
– Sono consapevoli del problema da risolvere?
– La vostra soluzione è la prima che provano?
– Quali sono i loro valori e quali obiettivi si basano su di essi?
– Qual è la loro esperienza ideale quando utilizzano il vostro prodotto?

IL PIANO EDITORIALE SUI SOCIAL

MoodBoard

Moodboard è un concetto nato nel settore della moda,  dove le immagini comunicano meglio delle parole, è oggi più che mai attuale nel mondo dei social.
Per applicarlo in un piano editoriale social,  solitamente dopo alcune attività di brainstorming si creano su una parete (oggi virtuale) immagini, frasi, oggetti, e altro per definire il “mood” stesso del piano editoriale.
Poche foto ma coerenti piuttosto che immagini che non corrispondono e che confondono. 

Se c’è bisogno di spiegare il moodboard significa che c’è qualcosa che non va. Le immagini devono spiegare l’idea nel modo più semplice e chiaro possibile.

I mood board possono servire a molti scopi, a cominciare dall’organizzare l’ispirazione attorno a un progetto e possono trasmettere molto sull’aspetto grafico del design finale. 

moodboard è una raccolta di immagini, che rappresentano le fonti di ispirazione, una tavola che raccoglie suggestioni per restituire l’atmosfera e lo stile di un progetto.

Piano Editoriale Social

"Se c'è bisogno di spiegare il moodboard significa che c'è qualcosa che non va"​

ADAM WOLF 

IL PIANO EDITORIALE SUI SOCIAL

Copywriting e storytelling

Copywriting e storytelling sono due elementi che insieme danno vita alla content creation, ossia alla creazione di contenuti per il web o i social. La scrittura di contenuti, in base allo scopo che si vuole dare alla propria pagina, può avere diversi obiettivi:ispirare, coinvolgere, intrattenere, sensibilizzare

Lo storytelling è l’arte che racconta una storia per creare empatia e raggiungere il target emotivamente. Per eleborare un piano editoriale ricco è importante incentrare il proprio storytelling su più “filoni” narrativi specifici e mirati.

COPY & VISUAL

Tutti conoscono Batman e Robin, così come tutti conoscono il loro rapporto, uno il protagonista indiscusso di mille avventure, l’altro il suo aiutante, personaggio secondario, ma comunque indispensabile.

il rapporto tra Visual e Copy è praticamente lo stesso: i due elementi devono coesistere e creare un equilibrio in cui soltanto uno dei due sia predominante e sovrasti l’altro. Questo perché se entrambi fossero predominanti, la pubblicità non funzionerebbe perché i due elementi finirebbero per collidere.

CALENDARIO

Declinazione

Ultima fase elaborazione e la pianificazione del piano editoriale con il calendario preventivo delle uscite e dei rispettivi contenuti.

Pubblicare contenuti in ordine casuale nella speranza che il “pubblico” li veda, non è l’ approccio corretto. Bisogna partire dalla base ossia scoprire quali sono i social network che la vostro buyer persona è più propensa ad utilizzare e partire da lì.
Quindi identificare e concentrarsi solo sulle piattaforme in cui ha senso investire in contenuti editoriali e campagne continue.

La strategia di presenza sui social richiede un impegno costante che non può essere improvvisato: deve essere pianificata con un piano editoriale condiviso. Contenuti, informazioni utili e/o divertenti, sempre di qualità e che stimolino gli utenti a interagire.

– Focus principale sul brand, ma con i prodotti al centro del progetto.

– Aumentare dunque la percezione del Brand e il senso di community

– Ricerca, dove possibile, del real time marketing

I GUERRIERI VITTORIOSI PRIMA VINCONO E POI VANNO IN GUERRA, MENTRE I GUERRIERI SCONFITTI PRIMA VANNO IN GUERRA E POI CERCANO DI VINCERE. “Sun Tzu”

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